PORTICI – Nulla da fare anche nel 2022 per la processione in onore di San Ciro, patrono della città di Portici. La manifestazione, in programma il primo maggio per la celebrazione del santo, sarà annullata anche per l’anno corrente a causa del Coronavirus.
Il consiglio pastorale del Santuario Santa Maria della Natività e San Ciro ha deliberato il divieto di svolgimento dell’evento a causa del covid-19 e della guerra in corso.
La decisione presa dal consiglio pastorale ha generato malcontento in alcuni cittadini porticesi e nei gruppi organizzati. In particolare, alla luce della fine dello stato di emergenza a partire dallo scorso 31 marzo, l’associazione “Centro Storico Portici” rappresentata da Giovanni Bamundo ha fatto sentire la propria voce di protesta: << Avverto impellente il desiderio di esprimere la mia idea sulla processione del santo patrono della nostra città. Mi esprimo oggi, non da uomo politico, ma da cittadino che ama le tradizioni della sua terra, che ama il suo santo patrono. Quello che ho desiderio di esprimere oggi, è la mia difficoltà a comprendere l’annullamento della processione. Come noi ben sappiamo si stanno svolgendo a livello regionale e nazionale eventi religiosi con una alta partecipazione di popolo. Per questo abbiamo deciso di promuovere una petizione con raccolta firme che andranno poi consegnate nelle mani di S.E. Mons. Domenico Battaglia, al quale sarà portato tutto il dolore e l’amore che passa attraverso la processione del nostro Santo Patrono Ciro, insieme al nostro totale dissenso alla scelta assunta dai parroci del Santuario, ritenendo inopportuno farsi da scudo dietro la guerra e la pandemia, banalizzando questi ultimi che andrebbero discussi e sviscerati in altra sede e in altri modi. Rimango qui questo mio ultimo pensiero: le guerre e le pandemie ci sono sempre state, aimè ci saranno sempre, anche quando noi paese eravamo in guerra, e subivamo l’offesa delle bombe, della fame e della morte, il nostro Santo usciva sempre fra di noi, ora mi domando perché no. Credo che ancor più in un momento di dolore come quello che stiamo vivendo, la restituzione della sua più antica tradizione religiosa al popolo Porticese, possa rappresentare motivo di speranza. >>.
Non si arrendono i cittadini porticesi e commercianti del centro storico che scenderanno in piazza giovedì 21 aprile, alle ore 17.00, compiendo un ulteriore tentativo, così come comunicato sui propri canali social, per salvare la manifestazione.
I cittadini e le associazioni si uniranno per poter celebrare tra le strade il proprio santo patrono. Un ritorno che porterebbe nei cuori dei porticesi, dopo due anni di assenza, un barlume di normalità.