TORINO – Una storia tutta meridionale quella di “Pecchia” al secolo Salvatore Fagiani, napoletano purosangue di Napoli centro.
Partito 26 anni fa dal quartiere “Montesanto”, Salvatore come tanti giovani con una valigia piena di sogni da realizzare alla volta dell’industrializzato nord.
La sua corsa si ferma a Torino, nella terra dei Savoia e lì al di la di ogni luogo comune Salvatore semina la sua napoletanità, mette su una pizzeria tipicamente napoletana con un mood tutto partenopeo “la pizza nel forno a legno”.
All’inizio, come ogni attività, la salita è ripida e soprattutto contrastante con una mentalità che da sempre ha diviso lo stivale, quella di un ragazzo venuto dal sud con un mondo di idee, risorse ma soprattutto giovialità da offrire.
Attualmente Salvatore “Da Pecchia” (pseudonimo ricevuto per la sua fisionomia con l’ex calciatore del Napoli Fabio Pecchia – ndr) conta in terra piemontese ben 6 pizzerie con un unico comune denominatore, ossia l’identità partenopea, infatti ogni location è tappezzata di tante maglie del Napoli e di cimeli che richiamano la sua terra di origine.
La voglia di esprimersi e di mettersi in gioco è così talmente ampia che a Salvatore mancava qualcosa per completare il ciclo professionale di creazione culinaria, infatti insieme ad altri 3 pasticcieri napoletani, hanno studiato minuziosamente una dose del tipico panettone “toro-partenopeo”.
«L’idea nasce semplicemente da una sinergia professionale con alcuni pasticcieri meridionali tra cui Emanuele Ventola, un brillantissimo artigiano che insieme ad altri lavorano qui in città e di un maestro pasticciere, Errico Beatrice (originario di Salerno) che qui a Torino ormai è una istituzione. Un progetto bar, pasticceria e pizzeria nato dalla fusione delle nostre idee per dar vita così ad un luogo magico alla diffusione dell’arte culinaria meridionale ed in prossimità del Natale abbiamo realizzato, dopo un accurato studio di ingredienti, un panettone tipicamente del nord ma con influenze e gusti meridionali, tipo alla mela annurca del Sannio.
Un manufatto artigianale che sappia soddisfare i gusti di chiunque lo assaggi – le parole di Salvatore “da Pecchia” Fagiani che conclude – la nostra idea è di portare la pasticceria napoletana quasi a livello top qui a Torino un po’ come la cioccolata che qui sono veramente i numeri uno».