Casalnuovo. <<La terra dei fuochi brucia ancora>>. Questo è il grido di allarme lanciato dagli ambientalisti dopo l’ennessimo rogo appiccato ieri, intorno alle 13:30, nella “scafatella”, al confine di Casalnuovo. L’area della scafatella è ormai una vera e propria discarica a cielo aperto dove l’ecomafia la fa da padrone da anni. Ieri alcuni farabutti senza scrupoli hanno dato l’ennesimo schiaffo a cittadini ed istituzioni appiccando un rogo che ha generato una colonna di fumo nero. <<L’area scafatella/cinquevie è una barzelletta, che non fa ridere. I roghi avvengono ogni giorno negli stessi punti>> dichiara Gabriel Aiello del “Movimento ci avete ucciso la salute”. <<Si sa che è un inceneritore a cielo aperto, si sa che ogni giorno avvengono sversamenti e conseguenti roghi e nessuno fa niente, nessun sindaco dei 4 comuni colpiti si pone il problema – tuona Aiello – È inaccettabile che si lasci fare indisturbati a questi criminali. L’ultimo report della Prefettura confermava la tesi che noi comitati abbiamo capito due anni fa, ovvero che i roghi avvengono in aree ristrette, scafatella/Cinquevie è una di queste – continua Gabriel Aiello e conclude – Si deve agire, basta, non possiamo più accettare una situazione del genere>>. In effetti l’area della scafatella è una bomba ecologica e a pochi metri da rifiuti e roghi i contadini continuano a coltivare. <<Trovo inaccettabile che della problematica della scafatella ci si ricorda solo in campagna elettorale – dice l’ambientalista Alessandro Cannavacciuolo – Tutti, nessuno escluso, conoscono la violenza ambientale che ha subito e sta continuando a subire l’area della scafatella. Un fazzoletto di terra che con violenza ha dovuto inghiottire veleni di ogni sorta. Ma ciò che non è più possibile accettare e che, nonostante l’evidenza, si continua a mentire e ad essere conniventi con un sistema criminale che ha deciso di far diventare questi territori la Terra dei Fuochi>>. Cannavacciuolo, Aiello e Petrella, insieme ad una rete di associazioni che li sostiene, sono impegnati da sempre nella lotta all’ecomafia e dopo anni di denunce la situazione in determinate zone è sempre la stessa. <<Non so dove ci porterà l’impegno quotidiano a tutela del nostro ambiente – continua Cannavacciuolo – Ma so con certezza che chi, fino a ieri, credeva di poter continuare a fare di queste terre il proprio business, utilizzandole come vere e proprie discariche a cielo aperto, oggi sa bene che, pur in presenza delle sorde e cieche istituzioni, ci sono dei semplici cittadini, armati di storia, amore e passione pronti a battersi per la propria terra>>. <<La stagione dei roghi è iniziata nel peggiore dei modi. Tonnellate rifiuti d’ogni genere sversarti che vengono date alle fiamme, lungo le strade periferiche e soprattutto negli stessi luoghi, divenuti col tempo delle vere e proprie discariche a cielo aperto>> dice Vincenzo Petrella dei Volontari Antiroghi di Acerra. <<Lo sforzo di qualche ente per tentare di rimuovere i rifiuti viene vanificato da chi li sversa e gli da fuoco. Questi ultimi sempre più veloci e probabilmente organizzati dei primi – continua Petrella – Noi dell’Associazione Volontari Antiroghi da sempre continuiamo con il controllo del territorio a caccia di probabili roghi. Segnaliamo alle autorità competenti i roghi per farli rimuovere prima che brucino e diventino colonne di fumo tossico – e conclude – Ora più che mai occorre l’appoggio di tutti, altrimenti altro che transizione ecologica>>.